domenica 13 novembre 2022

Camice

 

Se l'abito non fa il monaco il camice fa il medico. Chi l'avrebbe mai detto? Probabilmente tutti. E non c'è da vergognarsene. Il camice, oltre ad assolvere funzioni pratiche (come per esempio evitare che il medico debba portare gli abiti in tintoria ogni giorno per qualche macchia prodotta da umori dei pazienti) ha una forte funzione simbolica. È una divisa, e se in sé il termine può evocare separazione, il che condurrebbe a un'accezione negativa, in realtà ha, in questo ambito, ma anche in altri, una funzione tutt'altro che trascurabile.
Per farsene un'idea basta compulsare il vocabolario Treccani per scoprire che alla voce <<divisa>> fa capo la seguente definizione: «abito di foggia e colore particolare, indossato dagli appartenenti a una determinata categoria (...) breve frase allegorica o figura simbolica collocata su uno stemma (...) moneta, valuta».
Definizione che sottolinea un valore, individua una competenza, e quindi un'autorità, un diritto riconosciuto ad avere parola in un campo specifico, e che rimanda, come vuole il termine <<simbolo», a qualcos'altro, che è in questo caso un patrimonio culturale inaccessibile nella sua interezza a chi non abbia seguito un lungo corso di studi e di relativi tirocini per accumularlo.
Il camice, specie oggi, può rappresentare una rassicurazione nel mare magnum di informazioni che circolano senza controllo lungo ogni rivolo dei canali d'informazione.
Ormai è del tutto normale, addirittura inevitabile, che chi ha un problema di salute, o anche solo un timore, si rivolga subito al dottor Google in cerca di chiarimenti o di conforto, trovando invece, non di rado, suggerimenti privi di solidità scientifica e, ancora più spesso, elementi che lungi dal rassicurare producono ulteriore ansia, magari del tutto immotivata.
Poi è ovvio che anche sul web, così come su giornali o in televisione, si possono trovare informazioni serie che danno indicazioni utili e preziose ma il loro valore va «pesato» in base alla loro fonte, che può essere uno studio scientifico accreditato e/o il contributo o la spiegazione di specialisti seri che illustrano o commentano un fatto o una notizia o rispondono a una domanda: persone che indossano un camice, insomma.
Così quando ci si reca in visita da un dottore in carne ossa non bisogna meravigliarsi di sé stessi, o giudicarsi come sciocchi cultori delle apparenze se si trova confortante constatare che indossa un camice, e che magari sotto il camice veste in modo decoroso. Non si tratta di una finzione. Nella forma c'è una sostanza. Certo poi sotto il camice ci de v'essere un medico bravo, preparato ed empatico, che non si serve della divisa per dividere ma per rassicurare circa la storia che giustifica le parole che pronuncia e i gesti che compie. Non c'è niente di male se si giudica un professionista (anche, non solo) dall'apparenza. [Fonte Corriere Salute 27 ott 2022]