martedì 21 dicembre 2021

Giurisprudenza e Odontoiatria

___________________________

Il problema delle cause intemerate
Il dott. Ferrara riflette sugli effetti, anche per la professione medica, ed esorta Ordini a pressare il legislatore affinché approvi una legge che penalizzi chi proporne cause che risultano infondate
Gentile direttore, recentemente si è parlato di querela temeraria in occasione della causa civile intentata (senza spiegarne i motivi) da un deputato ai due giornalisti che si erano permessi di scrivere su La Stampa e su The Post del suo viaggio negli Emirati Arabi e della sua inopportunità. Molti si sono accorti che le querele temerarie sono armi pericolose visto che il legislatore non ha previsto nessuna penale nel caso il querelante perda la causa e questo contribuisce a mettere l’Italia al 41º posto nel rapporto sulla libertà di stampa elaborato nell’aprile del 2020. Ma il fatto grave che la causa infondata con richiesta di risarcimento sia un atto che può essere compiuto a costo zero e che quindi valga sempre la pena di provare. Questo sistema ha ripercussioni anche in sanità ed è una delle principali cause del fallimento della nuova legge sulla responsabilità medica che ha mancato l’obiettivo di combattere la medicina difensiva e i suoi costi. Ma non è l’unico aspetto, la grande espansione della pseudo scienza e pseudo medicina in Italia anche nelle Università passa attraverso l’uso di denunciare chiunque le critichi. La strategia è efficace e sempre uguale: la paura di essere coinvolti in lunghi e costosi processi e l’insicurezza dell’esito spingono le persone veramente competenti a non denunciare i ciarlatani o gli scorretti. Molti cominciano a rinunciare persino a ruolo di consulenti periti o testimoni nei processi temendo di essere a loro volta denunciati e questa situazione non aiuta i pazienti ad effettuare scelte consapevoli e fondate. Ecco quindi che gli Ordini dei medici e odontoiatri in sinergia con quelli dei giornalisti e con tutte le attività coinvolte in questo malcostume devono farsi promotori di una legge che introduca semplicemente un costo per tutte le richieste di danni che dovessero risultare immotivate o con il solo scopo di un’illecita acquisizione di denaro o con il solo scopo di intimidire e di tacitare e condizionare. Una proposta di legge in tal senso è già in parlamento, approvata da tutte le Commissioni cui è stata sottoposta ed è pronta. Nell’interesse di tutti è ora che venga messa ai voti e approvata. Dott. Giuliano Ferrara: Segretario ANDI Roma