Infermiere professionale nello studio dentistico
Il connubio tra infermiere professionale e dentista è stato poco frequentato in passato ma sta diventando sempre più attuale. Qualcuno ha sollevato dubbi sul profilo e le mansioni di un infermiere professionale all’interno dello studio dentistico, quindi abbiamo fatto una ricerca sulla normativa oggi corrente per ricavare informazioni oggettive e non di parte. Il risultato è che l’infermiere occupa tutte le aree di lavoro di uno studio dentistico con l’autorevolezza e la competenza di chi ha conseguito una laurea che gli consente di governare praticamente ogni singolo processo, operando con la discrezionalità e l’indipendenza proprie del professionista abilitato.
Negli ultimi anni il tema dell’infermiere professionale nello studio dentistico è divenuto sempre più frequentato per una serie di motivi:
- la nascita del profilo dell’Assistente di Studio Odontoiatrico (ASO)
- l’evoluzione multidisciplinare degli studi professionali o delle srl odontoiatriche
- la diffusione di prestazioni chirurgiche più complesse rispetto al passato
- la necessità di eseguire attività extracliniche che richiedono specifiche competenze
- lo sviluppo di attività odontoiatriche all’interno di strutture sanitarie complesse vere e proprie come i poliambulatori, le cliniche e gli ospedali
Quali che siano le ragioni per cui gli studi dentistici sentono il bisogno di un infermiere professionale, di fatto il loro numero è aumentato rispetto al passato e sembra che questo porti vantaggio a tutta l’organizzazione dell’attività odontoiatrica in genere. Quali sono i compiti o le mansioni dell’infermiere professionale in uno studio dentistico? Quali sono i suoi rapporti con le altre figure professionali o di supporto? Che grado di autonomia professionale possiedono gli infermieri professionali? Lo scopo di questo articolo è quello di esaminare il corretto inquadramento dell’infermiere professionale all’interno dello studio dentistico. Per questo facciamo un esame storico della normativa di riferimento.
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I rapporti tra Infermiere Professionale e Assistente di Studio Odontoiatrico
All’interno di uno studio dentistico, a seconda delle sue dimensioni e della sua complessità organizzativa, possono coesistere figure professionali (e non professionali) molto diverse tra loro. Ne citiamo alcune in ordine sparso, sperando di non fare torto a nessuno: Odontoiatri, Tecnici di radiologia medica (TSRM), Infermieri professionali, Assistenti di studio odontoiatrico, Logopedisti, Igienisti dentali, Terapisti della riabilitazione, Medici e odontoiatri specialisti in Ortodonzia o Chirurgia orale, Odontotecnici. Ogni studio ha le proprie esigenze in termini di competenze ruoli e funzioni a seconda dell’offerta di prestazioni che offre, del livello autorizzativo conseguito e delle modalità organizzative dei servizi. Quello che veramente conta è che all’interno dello studio:
- ciascun operatore svolga effettivamente e soltanto le mansioni e le attività che sono riservate al suo titolo di studio e (nel caso) alla relativa abilitazione professionale;
- non vi siano contratti di lavoro difformi o incoerenti rispetto al titolo posseduto dall’operatore;
- sia possibile identificare chiaramente l’assetto organizzativo, la gerarchia interna, l’attribuzione delle responsabilità.
In questo contesto bisogna riconoscere che in parallelo con l’emancipazione, formale e sostanziale, della figura dell’Infermiere professionale nella sanità in generale, si è finalmente riconosciuto il ruolo e la funzione dell’Assistente di Studio Odontoiatrico, troppo a lungo tenuto ai margini della scena clinica ed organizzativa. Tuttavia non bisogna cedere alla tentazione di portare in conflitto le figure dell’Infermiere Professionale e dell’ASO all’interno dello studio dentistico, quasi che il riconoscimento dell’uno debba implicare necessariamente l’esclusione dell’altro o viceversa. Comparando banalmente il percorso formativo di queste due figure e gli sbocchi occupazionali che vengono loro riservati dalla normativa vigente, appare chiaro che la loro convivenza non solo è legittima ma anche auspicabile all’interno di uno studio dentistico performante e moderno. E’ innegabile che vi siano alcune aree di sovrapposizione di competenze, di interessi e di attività tra le due figure, ma è altrettanto innegabile che ogni studio dentistico opterà per la figura che ritiene più adatta al proprio assetto organizzativo, giuridico e clinico. Non dobbiamo in alcun modo permettere che, nella lotta per l’accaparramento di un posto di lavoro, qualcuno tenti di delegittimare l’altro o discriminarlo con argomentazioni equivoche o francamente false:
- L’infermiere si approccia allo studio dentistico dalla prospettiva di un laureato, che opera in forma professionale (nel caso anche libero professionale), gode di autonomia decisionale, discrezionalità operativa e indipendenza di giudizio, risponde penalmente e civilmente per le prestazioni che effettua.
- L’assistente di studio odontoiatrico opera nello studio in forza di un attestato conseguito a seguito della frequenza di uno specifico corso di formazione professionale (oppure semplicemente per equiparazione), svolge una attività ausiliaria rispetto a quella dei professionisti abilitati ed iscritti all’albo (compreso l’infermiere professionale di cui sopra), non gode di autonomia, discrezionalità e indipendenza, e infatti non risponde civilmente per il proprio operato.
Conclusioni
Il valore dell’Infermiere professionale nello studio dentistico può esprimersi sia in area clinica che in quella extraclinica. La nostra opinione è che la seconda sia prevalente rispetto alla prima per gli interessi del dentista titolare di studio o della Srl Odontoiatrica. In area extraclinica l’infermiere professionale ha competenze specifiche riguardo a:
- gestione dei documenti clinici e degli archivi
- gestione del carrello emergenze e dei farmaci
- gestione del triage
- gestione delle agende e dei turni di lavoro
- gestione del personale ausiliario (compreso Aso)
- gestione degli ordini ai fornitori ed ai laboratori
- gestione delle prescrizioni farmacologiche e diagnostiche
- gestione dei dati e della privacy
- gestione della relazione con il paziente e con i suoi familiari
- manutenzione delle apparecchiature elettromedicali
- gestione dei processi di sterilizzazione o sanificazione in generale di strumenti ed ambienti
- formazione del personale
- educazione alla salute dei pazienti
In area clinica odontoiatrica l’infermiere professionale ha competenze specifiche rispetto a:
- assistenza operatoria all’odontoiatra
- preparazione della poltrona e dell’area operatoria
- somministrazione di farmaci
- monitoraggio dei parametri vitali del paziente
- gestione dell’emergenza e del primo soccorso
- prelievo ematico per utilizzo di emocomponenti a scopo rigenerativo.
Per lo svolgimento di queste attività l’infermiere ha conseguito un titolo di Laurea che gli conferiscono competenze uniche, in alcuni casi anche superiori a quelle dello stesso Odontoiatra:
- relazionali e psicologiche
- gestionali ed economiche
- coaching e formazione
- giuridiche e amministrative
- tecniche cliniche
In estrema sintesi l’infermiere può occupare una qualsiasi delle aree di attività dello studio e svolgerne i relativi processi con l’autorevolezza e la competenza unica di chi si è laureato per questo scopo (accettazione, amministrazione, segreteria, primo soccorso ed emergenza, assistenza operatoria, formazione e coordinamento, relazione con i pazienti, manutenzione e sicurezza, ecc …).
[Vassura G. Dentista Manager - 29 lug 2020 - Autore: Gabriele Vassura - Medico Chirurgo, Odontoiatra, Specialista in Ortopedia e Traumatologia, Specialista in Ortognatodonzia. Socio Fondatore, Amministratore Unico e Direttore Sanitario di Dental Care srl. Managing Partner di Studio Associato Vassura. Owner del Blog www.dentistamanager.it Vedi tutti gli articoli di Gabriele Vassura]