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lunedì 30 giugno 2025

Shock anafilattico

Gaia Pagliuca, morta a 23 anni dopo l'anestesia locale per curare un dente: indagati il dentista e le due figlie - di Serena Palumbo.
Lo scorso 29 settembre l'arresto circolatorio dopo una seduta dal dentista, causato secondo la perizia del medico legale dalla «tossicità sistemica da anestetico locale»



Il sorriso lo sfoggiava in ogni foto pubblicata sui social. Bella, raggiante e soprattutto giovane. Gaia Pagliuca aveva 23 anni quanto il 29 settembre del 2024 era andata in uno studio dentistico di Bastia Umbra, in provincia di Perugia, per curare una carie. Un'intervento ritenuto di routine, che però l'ha portata alla morte dopo tre giorni di agonia. La causa, stando a quanto riscontrato dall'autopsia, pare essere stata la «tossicità sistemica da anestetico locale». Ora, dopo mesi, nel registro degli indagati sono stati iscritti il dentista titolare dello studio e le due figlie.

Il malore durante l'intervento
Gaia, inizialmente, in quel giorno di fine estate si era sdraiata sul lettino medico solo per rimuovere una carie. Poi, però, durante l'operazione la decisione di intervenire ulteriormente con l'estrazione di un dente del giudizio. Ed ecco che le furono somministrate sei fiale di anestetico in due fasi distinte. Poco dopo l'ultima iniezione l'inizio del malore: convulsioni, vomito e, in fine, la perdita dei sensi. Il dentista tentò di rianimarla, assistito poi dai sanitari del 118, ma intanto i danni celebrali erano già irreversibili. Da lì la corsa all’ospedale di Santa Maria della Misericordia a Perugia, dove dopo tre giorni in terapia intensiva morì.

L'inchiesta
I genitori della ragazza, - che solo pochi mesi prima si era laureata allo IED (Istituto Europeo di Design) di Roma -, assistiti dall’avvocato Simone Moriconi, hanno avviato un’azione legale per stabilire quanto accaduto alla figlia. In parallelo, la procura di Perugia ha aperto un’indagine per accertare le cause della morte, iscrivendo nel registro degli indagati il dentista titolare dello studio insieme alle sue due figlie, anch’esse professioniste, che attraverso la difesa - affidata all'avvocato Luca Maori - parlano di una «tragica fatalità».
Un punto fermo, però, è già stato fornito dall'autopsia, che ha rilevato che il decesso è stato causato - escluse patologie preesistenti - dall'«arresto cardiocircolatorio, riconducibile a tossicità sistemica da anestetico locale», riporta la perizia. Tant'è vero che «il cuore di Gaia, dopo lunghissimi minuti, ha ripreso a battere quando i medici del Pronto Soccorso di Perugia le hanno somministrato un farmaco antidoto», continua.
Ma restano ancora molti aspetti da chiarire. Il medico legale incaricato, Scalise Pantuso, ha sottolineato diverse irregolarità, come la mancanza della cartella clinica, l'assenza del consenso informato e di radiografie preliminari, oltre al mancato «utilizzo del defibrillatore che pure era presente nello studio odontoiatrico ed il cui uso si imponeva al fine di garantire un adeguato supporto delle funzioni vitali e defibrillazione precoce». Accanto a tutto ciò, inoltre, pare che alla paziente non sia stato richiesto il digiuno pre-operatorio: una misura che in caso di complicanze può rivelarsi importante per ridurre i rischi. E che forse avrebbe potuto aiutare Gaia.
[Corriere.it] https://www.corriere.it/cronache/25_giugno_29/gaia-pagliuca-morta-23-anni-anestesia-dente-perugia-6b384dc4-e0b5-4942-b2df-1550b5736xlk.shtml?refresh_ce