In ortodonzia, la scelta tra espansione scheletrica suturale e espansione dentoalveolare dipende principalmente dall'età del paziente, dalla gravità del deficit trasversale e dagli obiettivi del trattamento.
Espansione suturale del palato
Questo tipo di espansione mira a separare la sutura palatina mediana, un'articolazione che unisce le due metà del mascellare superiore. È un trattamento ortopedico che produce un vero e proprio ampliamento della base ossea del mascellare.
Quando è indicata
Pazienti in crescita (bambini e adolescenti)
È la scelta d'elezione nei pazienti in età prepuberale o puberale, quando la sutura palatina mediana è ancora immatura e non completamente ossificata. In questa fase, l'osso è più plastico e risponde meglio alle forze ortopediche.
Deficit trasversale scheletrico
Quando il problema principale è una vera e propria ipoplasia (sottosviluppo) del mascellare superiore, con un'arcata superiore troppo stretta rispetto all'inferiore.
Problemi respiratori
Può migliorare la respirazione nasale, poiché l'espansione del palato allarga anche il pavimento delle fosse nasali.
Affollamento dentale severo
Creando più spazio a livello scheletrico, si favorisce il corretto allineamento dei denti permanenti.
Malocclusioni di Classe III
In questi casi, spesso il mascellare superiore è retruso e stretto, e l'espansione scheletrica può aiutare a disarticolare il mascellare e coinvolgere le suture circum-mascellari.
Vantaggi
Espansione ossea reale
Produce un aumento significativo della larghezza scheletrica del mascellare.
Stabilità a lungo termine
I risultati tendono a essere più stabili nel tempo.
Minori effetti dentoalveolari indesiderati
Riduce l'inclinazione vestibolare dei denti di ancoraggio (il "tipping" dentale) che si può avere con l'espansione dentoalveolare.
Benefici respiratori
Può migliorare la respirazione e ridurre i problemi legati alla respirazione orale.
Svantaggi
Età-dipendente
Meno efficace o impossibile negli adulti senza un supporto chirurgico, in quanto la sutura è già ossificata.
Potenziale disagio iniziale
Il dolore è generalmente limitato al primo giorno di attivazione, ma può essere percepito.
Espansione dento-alveolare
Questo tipo di espansione agisce principalmente inclinando i denti verso l'esterno (vestibolarizzazione) e, in misura minore, rimodellando l'osso alveolare che li circonda.
Quando è indicata
Pazienti adulti o con sutura palatina ossificata
Quando non è più possibile ottenere un'espansione scheletrica significativa senza chirurgia.
Deficit trasversale lieve o moderato
Se il problema è principalmente a livello dentale, con denti inclinati verso l'interno, e non c'è una grave ipoplasia scheletrica.
Espansione dell'arcata inferiore
L'espansione dell'arcata inferiore è prevalentemente dentoalveolare, poiché la sinfisi mandibolare si salda molto precocemente.
Vantaggi
Meno invasiva
Non richiede l'apertura della sutura palatina.
Versatilità
Può essere utilizzata in un'ampia gamma di pazienti, inclusi gli adulti.
Svantaggi
Effetto di "tipping" dentale
Tende a inclinare i denti verso l'esterno, piuttosto che a espandere la base ossea, il che può non essere esteticamente o funzionalmente desiderabile in tutti i casi.
Minore stabilità
I risultati possono essere meno stabili a lungo termine, con un potenziale di recidiva maggiore se l'espansione è stata ottenuta solo tramite inclinazione dentale.
Limitata espansione ossea
Non risolve un vero e proprio deficit scheletrico.
Possibili problemi parodontali
In alcuni casi, l'eccessiva inclinazione dentale può portare a problemi parodontali (es. recessioni gengivali).
Considerazioni finali
In generale, se il paziente è in crescita e presenta un deficit trasversale scheletrico, l'espansione scheletrica suturale è da preferire, in quanto permette di ottenere un risultato più stabile e funzionale, agendo sulla causa del problema. Questo approccio è spesso definito come "ortopedico" e mira a modificare le basi ossee.
Negli adulti con una sutura palatina mediana già ossificata, per ottenere un'espansione scheletrica significativa, è spesso necessario ricorrere all'espansione rapida del palato chirurgicamente assistita (SARPE) o a espansori supportati da miniviti (MARPE/MSCE), che offrono un ancoraggio scheletrico e consentono di superare l'ossificazione della sutura, minimizzando gli effetti dentoalveolari.
Se invece il deficit è lieve e principalmente dentale, si può optare per un'espansione dentoalveolare.
La decisione finale spetta sempre all'ortodontista, che valuterà attentamente le caratteristiche individuali del paziente, l'entità del problema e gli obiettivi terapeutici.